Fianco

Il fianco (o bordo esterno) è un elemento strutturale fondamentale nel mobile del pianoforte, sia a coda che verticale. Nella maggior parte dei casi, viene aggiunto al telaio solo dopo l’assemblaggio delle componenti interne principali, come il somiere, la tavola armonica e le corde. Tuttavia, in modelli di alta gamma come i pianoforti a coda Steinway, il fianco e il telaio vengono costruiti simultaneamente, conferendo una maggiore coesione strutturale allo strumento.

Elementi Rimovibili e Varianti Costruttive

Nei pianoforti a coda, diverse sezioni del fianco sono progettate per essere rimovibili, facilitando l’accesso alle parti interne durante interventi di manutenzione o restauro. Tra queste vi sono il coperchio posteriore, il coperchio anteriore (collegati da cerniere), il cilindro (copertura della tastiera) e il listello (fallboard). Nei pianoforti verticali, la parte frontale è solitamente composta da pannelli che includono sia il cilindro che il listello, e il coperchio superiore si apre generalmente da davanti verso dietro, anche se in alcuni modelli è fissato lateralmente, sul lato sinistro.

Il tavolaccio dei pianoforti verticali, quando è semplicemente avvitato e non incollato ai fianchi, può essere facilmente rimosso per consentire ispezioni o interventi tecnici.

Materiali e Caratteristiche Costruttive

I pannelli che compongono la struttura del pianoforte possono essere realizzati in legno massello, compensato o truciolare. Il legno massello viene spesso impiallacciato su entrambi i lati per ridurre il rischio di deformazione. Il compensato garantisce una buona stabilità dimensionale, mentre il truciolare, essendo più pesante a causa dell’elevata presenza di colla, viene utilizzato in particolare per i coperchi dei pianoforti a coda, che richiedono una maggiore massa.

Uno svantaggio significativo del truciolare è la sua scarsa tenuta dei fissaggi meccanici: i fori per le viti tendono a spanarsi facilmente. Per questo motivo, si impiegano frequentemente inserti in legno massello nei punti critici per rinforzare la tenuta delle viti.

Trattamenti Superficiali e Finiture Protettive

I rivestimenti dei fianchi non assolvono soltanto una funzione estetica, ma sono essenziali anche per proteggere il legno da deformazioni dovute a variazioni ambientali. Dopo la levigatura, la superficie viene trattata con stucco, sigillante, coloranti e vari strati di finitura, con l’obiettivo di creare una barriera protettiva contro l’umidità.

Nei pianoforti statunitensi, la finitura più comunemente utilizzata è la lacca, mentre nei pianoforti europei e asiatici si preferisce solitamente il poliestere. Le superfici laccate tendono ad avere un aspetto satinato o leggermente opaco, spesso ottenuto con l’uso di lana d’acciaio. Al contrario, le finiture in poliestere vengono lucidate a specchio per ottenere un'elevata brillantezza.

Ogni finitura ha vantaggi e svantaggi specifici: la lacca è più semplice da applicare e riparare, ma è anche più suscettibile ai graffi e offre una protezione limitata contro il vapore acqueo. Il poliestere, invece, sigilla meglio il legno ed è più resistente ai graffi, ma si dimostra più fragile in presenza di basse temperature o in caso di movimenti dimensionali del legno causati da contrazione o espansione.

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